Il sigillo è forma organizzata ed armonica di un comando stregonico. È risultato di pratica di filatura runica e sposalizio secondo le regole e le norme della stesura dei galdrastafir.
Creare un sigillo Runico, è dare corpo ad un intento armonico del lancio della Strega. Ogni lancio ha una matrix necromantica interna, poiché la divinizzazione, la pratica di discesa e contatto con la morte, diventano costante sostanza evolutiva che si amplifica, con l’uso della sigillatura, su elementi naturali per consacrare il rapporto strega/spirito del luogo che sta alla base della Stregoneria Europea.
La conoscenza della Morte, e la sua caratteristica principale di fecondità e vita, diventano il costante, ciclico fluire della sostanza che compone il seme ancestrale del sigillo stesso.
Ognuno di questi racchiude in sé un elemento imprescindibile: la chiave degli Svartál (elfi oscuri) che agisce da collante per tutta la pratica occulta
Ognuno di questi racchiude in sé un elemento imprescindibile: la chiave degli Svartál (elfi oscuri) che agisce da collante per tutta la pratica occulta di questo riferimento.
Chiave che deve mantenersi, costante, nella struttura dei comandi stregonici
fonte :http://vanatru.it/sigilli